Strada, preghiera e… buona tavola. Le ricette del pellegrino

In libreria per Edizioni San Paolo “Nutrire l’anima. Cinquanta ricette di pellegrini e viaggiatori” di don Andrea Ciucci e don Paolo Sartor

Se per ogni viaggio la meta è fondamentale, anche il cibo che lo accompagna diventa momento di conoscenza ed esplorazione. Da qui partono don Andrea Ciucci e don Paolo Sartor che hanno appena pubblicato per Edizioni San Paolo “Nutrire l’anima. Cinquanta ricette di pellegrini e viaggiatori“. Un libro che unisce l’esperienza e la spiritualità del pellegrinaggio alla buoba tavola.”

È il momento di mettersi in cammino – scrivono gli autori -, in questo mondo cosi complesso c’è ancora voglia di semplicità e di terra, anche a tavola. Il pellegrinaggio aiuta la fede, e il cibo che consumiamo durante la strada è parte di un significato più ampio.

I cammini verso la Terra Santa, sulla via Francigena puntando a Roma, lungo i sentieri che conducono a Santiago o ai grandi santuari mariani, sono segnati da storie e sapori: tra hummus e scalogni, gnocchi di castagne e sciroppi, torte dolci e salate delle più diverse tradizioni gastronomiche si cammina anche stando in cucina.

Così è l’annuncio del Vangelo, itinerante e saporito, e ogni mettersi viaggio, anche solo con la fantasia. Se per ogni itinerario la meta è fondamentale, anche il cibo che la accompagna diventa momento di conoscenza ed esplorazione. Partiamo per questo nuovo viaggio, no viaggiatori nell’anima”.

 

Nutrire l’anima. Cinquanta ricette di pellegrini e viaggiatori
Andrea Ciucci e Paolo Sartor
Edizioni San Paolo 2018
pp. 144
euro 18,00

 

INTRODUZIONE

Quando Dio volle iniziare la sua storia con gli uomini, si rivolse ad Abramo e gli ordinò di alzarsi e di mettersi in cammino (cf. Gen 12,1-3). Sulla fiducia di questo anziano nella promessa di Dio — che fa muovere gli uomini e la storia si schiude il cammino delle tre grandi religioni monoteiste e a vicenda di ogni credente. Cosi Gesù — sul lago con i primi seguaci e in ogni storia di vocazione — chiama i suoi discepoli a seguirlo per diventare suoi amico: si impara a fidarsi camminando, si diventa amici condividendo percorsi, si costruisce la storia evitando la tentazione dello stare fermi.

Il cammino, con tutto quello the porta con sé, cibo compreso, e dunque metafora della fede. E ha nel pellegrinaggio la sua pratica più vera, così autentica che si ritrova in tutte le religioni. Si parte per chiedere perdono, ci si mette in moto sulle tracce di Dio che si rivela in luoghi e volti, si lasciano casa e famiglia per annunciare al mondo intero la grazia ricevuta, si torna trasformati, si viaggia anche solo con la fantasia per sognare qualcosa di pia grande di più vero.

Come ogni esperienza autenticamente umana, anche il camminare ha il suo cibo, e le bisacce dei pellegrini raccontano eroismi e sacrifici, profumano di fatica ed entusiasmo, consegnano sapori di terre lontane o custodiscono l’aroma di casa. Tutto questo abbiamo cercato di raccontare e di cucinare per voi.

Buon cammino!

Gli autori

Gli autori, attualmente in servizio a Roma (presso la Santa Sede il primo e la CEI il secondo), collaborano nel campo, dell’iniziazione cristiana e hanno pubblicato con San Paolo, A tavola con Abramo, In cucina con i Santi e Mangiare da Dio. Occuparsi di ricette ha insegnato loro che la tavola e una grande occasione . accoglienza, di condivisione e di dialogo.